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Thales Alenia Space e Avio firmano con l’Agenzia Spaziale Europea il contratto per lo sviluppo di Space Rider Un importante passo avanti nella tabella di marcia europea dei veicoli di rientro

09.12.20
Space Rider

Space Rider è il sistema di trasporto riutilizzabile di nuova generazione per l’orbita bassa terrestre.

Roma, 09 Dicembre 2020 – Thales Alenia Space (Thales 67 %, Leonardo 33 %) e AVIO SpA, in qualità di
co-Prime contractors, hanno siglato con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) un contratto per lo sviluppo del
sistema di trasporto automatizzato e riutilizzabile Space Rider, che sarà dispiegato in orbita bassa
terrestre (LEO) dal nuovo lanciatore leggero Vega C. Il valore totale del contratto è di 167 M€.

Space Rider è la soluzione europea per il trasporto spaziale integrato a costi contenuti. Completamente
automatizzato riutilizzabile, il veicolo spaziale favorirà missioni end-to-end senza equipaggio oltre che un
accesso e ritorno di routine dall’orbita terrestre bassa. Verrà impiegato per trasportare una varietà di
payload a diverse altezze e inclinazioni nell’orbita bassa terrestre.

Progettato come piattaforma orbitale a volo libero, Space Rider è in grado di rimanere in orbita per due
mesi, per poi rientrare in modo sicuro nell’atmosfera e atterrare sulla superficie terrestre con una precisione di 150 metri. Può essere recuperato unitamente al suo payload, rinnovato e riutilizzato fino a sei missioni.

Thales Alenia Space, alla guida di un consorzio di imprese, università e centri di ricerca europei, è
responsabile per lo sviluppo del modulo di rientro (RM), parte essenziale del veicolo che raccoglie l’eredità
di IXV, navetta spaziale sperimentale realizzata in Italia e testata nel 2015. AVIO è responsabile dello
sviluppo del sistema propulsivo e del modulo di servizio espandibile. Space Rider sarà lanciato nello
Spazio a bordo del lanciatore Vega C, sviluppato da AVIO per l’Agenzia Spaziale Europea.

I partner di questo nuovo programma, stanno capitalizzando l’esperienza proveniente dal veicolo IXV,
fortemente sostenuto dall’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

"Space Rider aprirà la strada all’Europa per un uso più accessibile, agile e indipendente dello Spazio in
orbita bassa. Il contratto siglato quest’oggi conferma il ruolo guida di Thales Alenia Space nell’ambito dei
sistemi di rientro atmosferico, combinando le capacità di piattaforme satellitari orbitali con la possibilità di
riutilizzo, e segna una tappa cruciale di grande valore tecnologico per l’Europa spaziale.” - ha dichiarato
Massimo Comparini AD Thales Alenia Space Italia – “ Thales Alenia Space possiede, dunque, tutte le
tecnologie necessarie per esplorare ulteriormente la Luna, Marte e oltre nell' Universo e l’azienda è ora
pronta ad estendere la sua esperienza alle future applicazioni ancora più sfidanti che includono stadi
riutilizzabili, voli “point-to-point”, navette spaziali, ma anche il futuro turismo spaziale. La conferma del ruolo di leadership che, partendo dal nostro sito di Torino e con il forte e decisivo supporto delle Istituzioni Italiane, pone il paese all’avanguardia nella space economy e nello sfruttamento delle enormi possibilità di sviluppo che il dominio spaziale ci offre”.

“Space Rider è un Sistema unico al mondo che espande le capacità e gli impieghi del lanciatore Vega
anche nelle attività di missioni orbitali estese nel tempo e nel rientro dallo spazio. Molte altre applicazioni
sono possibili a partire da questa piattaforma, quali ad esempio le attività di in-orbit servicing- ha dichiarato Giulio Ranzo, CEO di Avio - E’ un futuro affascinante che siamo lieti di percorrere insieme a Thales Alenia e con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Agenzia Spaziale Europea”

 

Info sulla missione

Con un lancio previsto nel 2023 con lanciatore VEGA C light dal Guiana Space Center, Space Rider ha una lunghezza complessiva di 9,7 m; registra 2430 kg di massa bagnata e può ospitare fino a 600kg di carico utile all'interno di un vano di carico di 1,2 metri cubi. Il veicolo di rientro raggiungerà la velocità di Mach 28 a 90 km di altitudine e manterrà una temperatura massima di 1700K; il paracadute subsonico si aprirà a 16 km di altitudine a circa 0,73 Mach decelerando il veicolo fino a 50 m/s; parte finale della discesa è sotto parafoil che ha la funzione di gestione dell'energia e aero freno per limitare la corsa di atterraggio.