Così come per l’attuale lanciatore Ariane 5, Avio partecipa al programma Ariane 6 anche per quanto riguarda la propulsione a liquido. Nello specifico, Avio è responsabile per Ariane 6 dello sviluppo di ben due turbopompe (una sola nel programma Ariane 5):
- la turbopompa ad ossigeno liquido del motore criogenico principale Vulcain 2, come già per il programma Ariane 5;
- lo sviluppo della turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vinci, che costituirà lo stadio criogenico superiore di questo nuovo lanciatore europeo.
Le Turbopompe sono tra i componenti principali dei motori spaziali a propellenti liquidi. Sono macchine dalle prestazioni estreme, pensate per alimentare la camera di combustione con i propellenti prelevati dai serbatoi e pressurizzati a centinaia di bar.
Esse hanno un’enorme densità di potenza (es. 6500 cv in 250kg di massa), sono esposte ad ambienti estremi (da temperature criogeniche fino a 180 gradi sotto zero a oltre 1000°C) e a fluidi molto aggressivi, come l’ossigeno liquido, oltre che velocità di rotazione sorprendenti.
Sulla scia della sua lunga storia e vasta esperienza nella progettazione e costruzione di turbomacchine, Avio ha ricevuto di nuovo dall’ESA l’incarico di sviluppare la turbopompa Vinci.